Il dono è un gesto tipico della natura umana, che consiste nel mettere a disposizione dell’altro un oggetto materiale oppure una attività immateriale, senza pretendere alcuna ricompensa in cambio.
Da un punto di vista psicologico numerose sono le implicazioni di questo gesto. Nel donante esso promuove le qualità della generosità e dell’altruismo. In chi riceve il dono vengono sollecitati gli stati d’animo della gratificazione, della riconoscenza, del benessere. Questo processo può rafforzare i legami affettivi, il senso di fiducia reciproco, e può contribuire su larga scala a creare una rete di rapporti fondati sulla gratificazione reciproca.
Il gesto di donare può creare in chi lo attua un senso di autostima e di condivisione dei propri valori identitari con chi lo riceve, soprattutto se l’oggetto donato è immateriale e consiste nel mettere al servizio dell’altro il proprio tempo, le proprie cure, le proprie conoscenze. L’effetto psicologico del dono può essere amplificato dalla spontaneità del gesto, mentre gli effetti benefici possono essere compromessi laddove dietro il dono si nascondano intenti manipolatori o secondi fini egoistici. L’altruismo, l’intento di creare nell’altro una gratificazione, concorre a creare in chi pratica questa generosa arte una maggiore soddisfazione nella vita ed una riduzione dello stress sociale. Il dono pertanto da un punto di vista psicologico diventa: