Durante l’adolescenza, periodo del ciclo di vita caratterizzato da numerose sfide e delicate trasformazioni fisiche e psichiche, avviene solitamente il primo contatto con il mondo delle sostanze stupefacenti.

Il ricorso a sostanze che migliorano la performance o creano il cosiddetto “sballo” può avere diverse motivazioni: senso di inadeguatezza, volontà di essere riconosciuto non più come un bambino nel gruppo dei pari, senso di ribellione e trasgressione, ansia, stress, paura di deludere le aspettative della famiglia di origine e tante altre.

L’uso prolungato e problematico di droghe può aumentare il rischio di sviluppare disturbi d’ansia, depressione e altri disturbi psicologici. Inoltre, l’uso di sostanze stupefacenti può influire negativamente sulle capacità cognitive e sul rendimento scolastico, e creare dipendenza.

Per affrontare il problema dell’uso di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti, è fondamentale adottare un approccio olistico che coinvolga diversi attori, tra cui famiglia, scuola, istituzioni politiche, professionisti della salute mentale e comunità.

La prevenzione gioca un ruolo chiave nella promozione di uno stile di vita sano e nel fornire informazioni accurate sui rischi delle droghe. L’intervento precoce è altrettanto importante per individuare tempestivamente l’uso problematico di sostanze stupefacenti e offrire il sostegno necessario attraverso terapie mirate e programmi di riabilitazione.